La zanzara tigre, Aedes albopictus: sensibilizzazione, monitoraggio e divulgazione
La zanzara tigre, Aedes albopictus, è originaria delle foreste tropicali del sud-est asiatico. In Italia, la prima segnalazione risale al 1990 a Genova, dove la specie è presumibilmente arrivata attraverso il commercio di copertoni usati (o di altre merci). Da allora si è diffusa moltissimo nel Nordest del paese (Veneto, Friuli Venezia Giulia, lago di Garda, Colli Euganei) e successivamente lungo la costa Adriatica, per arrivare nell'arco di 10-12 anni a colonizzare quasi tutte le Regioni italiane dalla pianura alla bassa collina. La rapidità di tale diffusione va ricercata nelle varie possibilità di trasporto passivo dell'insetto, ad esempio all'interno di automobili. La zanzara tigre è principalmente nota per la sua attività ectoparassitaria, che rende difficile condurre qualsiasi tipo di attività all'aria aperta. Questa specie rappresenta, però, un rischio più preoccupante dal punto di vista sanitario in quanto è un potenziale vettore di diversi arbovirus (i virus trasmessi all'uomo tramite la puntura di insetti). Nonostante i metodi per contrastarne la proliferazione siano noti ed in varie località descritti alla popolazione ed incentivati da amministrazioni pubbliche e A.S.S., le popolazioni di zanzara tigre sono in continuo aumento. Purtroppo, la principale causa di ciò va ricercata nella diffusa presenza di siti idonei alla riproduzione, di origine antropica, e alla scarsa collaborazione della cittadinanza nel loro controllo e rimozione. Il “problema zanzara tigre” infatti può essere affrontato solo ed esclusivamente con l’attiva partecipazione di tutti i cittadini per quanto riguarda il controllo e lo svuotamento o trattamento delle raccolte d'acqua effimere presenti nelle proprietà private. Non è pensabile infatti risolvere il problema solo mediante disinfestazioni massicce rivolte all'eliminazione degli adulti, che si rivelano poco efficaci e molto inquinanti.
Progetto pilota nel Comune di Pagnacco (UD)
L'amministrazione comunale di Pagnacco (UD) in collaborazione con 2as4nature si è impegnata a fornire alla popolazione tutte le informazioni necessarie per contrastare il proliferare della specie nel suo territorio e ad attuare un monitoraggio nelle aree urbane e periurbane per verificare quali siano le zone maggiormente colpite dalla presenza della specie ed agire in modo tempestivo.
Le attività sono state svolte nel corso del 2011, 2012 e 2013.
Le attività sono state svolte nel corso del 2011, 2012 e 2013.
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page updated on February 06th, 2015